Storia e Futuro è una rivista on-line di storia e storiografia nata nel 2002 con lo scopo di pubblicare, promuovere e condividere gratuitamente contenuti scientifici attraverso la rete. L’ambizione della nostra rivista è quella di utilizzare gli strumenti messi a disposizione dalle nuove tecnologie per comunicare il sapere storico. La rivista si concentra sui diversi aspetti dell’età contemporanea, coprendo anche (ma non solo) le tematiche di storia politica, storia sociale, storia economica, storia ambientale, non tralasciando le problematiche legate alla didattica e alla divulgazione del sapere storico e delle sue fonti
Prefazione al n. 1, aprile 2002
Immerse in un presente che corre senza sosta verso i mutamenti incessanti del futuro, le attuali generazioni sembrano aver reciso ogni legame con i processi della storia, con il faticoso costruirsi nei secoli delle diverse fasi attraversate dalla civiltà nel suo farsi continuo, con i richiami alla passata fisionomia dei rapporti collettivi, là dove pure inevitabilmente stanno le radici del nostro vivere odierno. Basta considerare, in proposito, i tanti dibattiti degli ultimi decenni sulla necessità di riformare le norme per l’insegnamento scolastico delle discipline storiche, per rendersi conto delle incertezze esistenti fra gli stessi operatori del settore, in merito alle funzioni dell’apprendimento di quanto accaduto nelle epoche antecedenti. Quasi che – non più ritenuto valido in sé, per il suo intrinseco statuto scientifico – occorresse renderlo meglio accettabile al rapido consumo dei giovani attraverso una sua più facile fruibilità, un suo più diretto (e spesso forzato) connettersi alle vicende del presente.
Con l’evidente risultato di tagliare gli elementi fondanti di un’evoluzione formativa privata, in tal modo, di ogni spessore prospettico, di ogni punto di riferimento e di orientamento non riferibile solo all’immediatezza dell’oggi.
Grande imputato e sicuro alibi per simili comportamenti è stato l’accelerato modificarsi tecnologico, riassunto e semplificato dalla rete e dalla sua esplosione comunicativa. Certi, al contrario, per un verso, dell’assoluta necessità di continuare a proporre la tradizionale riflessione storica quale mezzo insostituibile di comprensione del presente e, d’altro canto, convinti del rilievo straordinario, ma solo nell’ambito strumentale, dell’on line, avviamo con questo primo numero l’elaborazione di una rivista storica tendenzialmente pensata per le specifiche esigenze del web, ma che si richiami agli obiettivi di sempre della metodologia della ricerca storica. La rivista non intende pertanto disconoscere le procedure disciplinari consuete, ma piuttosto avvalorarle e verificarle lungo un processo cognitivo in costante evoluzione, aperto, largamente partecipato e fondato sul principio della rete. Una rete di competenze, di collaborazioni, di apporti disciplinari, destinata a crescere. Per certi versi anche un laboratorio di storia, dove siano presenti materiali di tipo diverso, perfino servizi sotto l’aspetto informativo e documentario, comunque ugualmente preziosi per l’utente. Legata allo strumento principe delle grandi trasformazioni globali – l’informatica – “Storia e Futuro” si candida in particolare allo studio dei cambiamenti sociali, economici, politici e culturali del nostro tempo.
Non quindi (e sarà questa una sfida da vincere numero dopo numero) una semplice trascrittura informatica di una rivista cartacea; ma un prodotto capace di adeguare all’innovazione tecnica le modalità scientifiche e le forme espressive della disciplina storiografica. Con l’obiettivo, certo ambizioso, di individuare stili e contenuti in grado di parlare ai giovani, di aprire con essi un dialogo sul passato, così da non trovarli impreparati di fronte all’attualità, per la cui analisi devono ricorrere all’affannosa e concitata formazione fornita dalla superficialità di qualche programma televisivo o alla buona volontà di qualche giornalista in vena di documentarsi. Se lo spazio della rete – è stato tante volte detto – è indicato per dar vita a nuove comunità virtuali, ci proponiamo con “Storia e Futuro” di costruire una comunità fatta da quanti colgono nei processi della storia non una fredda successione di date e di eventi, bensì quel cammino nel tempo denso di speranze e di tragedie, di ideali e di miserie, di eroismi e di disillusioni, che ci ha portato nel presente e senza il quale risulta assai difficile inoltrarci nel domani.
Maurizio Degl’Innocenti, Franco Della Peruta (✝), Angelo Varni
Prefazione al n. 31, marzo 2013
Con la presentazione dei direttori, usciva nell’aprile del 2002 il primo numero della rivista elettronica “Storia e Futuro”. All’inizio del millennio, a parte qualche importante precedente, la pubblicazione di riviste scientifiche studiate solo per la Rete era in Italia ancora pionieristica, e possiamo dire di avere mosso i primi passi in un terreno impervio e in gran parte inesplorato.
Sono state superate alcune criticità inedite, in merito alle quali la redazione non ha potuto valersi delle competenze acquisite nelle produzioni editoriali cartacee. Per esempio chiedere agli autori l’elasticità necessaria a confezionare un testo scientifico, che però tenesse conto dello strumento di comunicazione utilizzato, valorizzando la possibilità di multi-medialità dei contenuti anche attraverso l’inserimento di materiali iconografici e sonori; la scelta dell’open access, difficile da sostenere nel progressivo depauperamento delle risorse a disposizione della ricerca e della divulgazione scientifica, ma che abbiamo con determinazione mantenuto, ritenendola la più consona, nel nuovo contesto tecnologico, a favorire, con il libero accesso, l’operazione culturale di ampia portata – e non di nicchia – che si intendeva realizzare.
Pensata come strumento di sperimentazione per coniugare la metodologia tradizionale della ricerca storica con le specifiche opportunità offerte dal web, la rivista si è avvalsa del principio del network come variabile distintiva anche sul piano delle competenze, degli apporti disciplinari e delle collaborazioni. “Storia e Futuro” ha potuto crescere nel corso degli anni grazie al contributo volontario di redattori, autori e collaboratori e a donazioni ed erogazioni liberali; ha sede presso il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna ed è l’emanazione di SefAps, che è un’Associazione per la promozione della cultura storica (nella triplice articolazione di ricerca, didattica e divulgazione), per la conservazione delle fonti documentarie e per la gestione delle risorse e dei servizi in questo settore disciplinare.
Alcuni punti fermi hanno garantito la regolarità periodica – quadrimestrale – delle uscite e il successo del progetto editoriale: l’impegno costante di una redazione di docenti e studiosi facenti riferimento al Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Ateneo di Bologna e al Dipartimento di Scienze Storiche, Giuridiche, Politiche e Sociali dell’Ateneo di Siena; il contributo di numerosi collaboratori afferenti a diverse Università italiane e straniere; l’apporto scientifico di un comitato editoriale di alto profilo che, insieme a un folto gruppo di valutatori esterni, hanno contribuito a mantenere elevato il livello qualitativo.
Nel suo decennio di vita l’e-journal ha consolidato alcune caratteristiche. Si è fortemente ancorato all’ambito contemporaneistico, privilegiando, nei singoli numeri, la varietà dei temi alla trattazione monografica. Accanto ad un corpus di articoli/saggi, che vengono selezionati con il meccanismo della Peer Review e pubblicati nella lingua europea proposta dall’autore (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese), alcune rubriche a carattere scientifico/divulgativo, sottoposte al giudizio e alla supervisione del comitato editoriale della rivista, aprono lo spazio agli approfondimenti – inerenti la storiografia, la ricerca, la didattica, le fonti, gli eventi e le iniziative, la bibliografia, e via dicendo – che costituiscono le coordinate di quel dialogo “di rete” per il quale “Storia e Futuro” è stata elaborata e proposta e che sono un veicolo di scambio particolarmente importante con tutti i nostri lettori abituali (addetti ai lavori, ma anche semplici appassionati della materia). Dal 2010 la rivista ha inaugurato anche una collana di Ebook dedicata agli atti di convegni, italiani e stranieri, di storia contemporanea.
È stato un decennio che potremmo definire – senza giudizio di merito – rivoluzionario per il nostro macrocosmo di riferimento, considerando le profonde trasformazioni intervenute nella didattica e nella ricerca accademica, con le quali la rivista ha sempre cercato di confrontarsi e stare al passo. Basti pensare, per citare un caso che riguarda direttamente l’editoria scientifica, allo sbandamento prodotto dall’introduzione dei nuovi criteri per la valutazione qualitativa nel nostro ambito disciplinare.
Negli ultimi anni, quel terreno impervio e inesplorato nel quale “Storia e Futuro” ha mosso un decennio fa i suoi primi passi si è fittamente popolato di altre valide proposte, con una moltiplicazione oggi esponenziale, segno che la scommessa fatta dai nostri direttori agli esordi aveva la lucidità e la capacità di precorrere i tempi. A coronamento di questa attività, impegnativa, ma densa di soddisfazioni, abbiamo pensato di celebrare il decennale della rivista con una rivisitazione radicale dell’impostazione grafica e funzionale.
Ci rendiamo conto che è una scelta ambiziosa, perché rinnova completamente l’immagine di una pubblicazione che ha saputo affermarsi e farsi ri-conoscere nel panorama editoriale del settore (i 31 numeri che abbiamo all’attivo hanno prodotto un traffico complessivo di circa un milione e quattrocentomila accessi totali, con una media oggi attestata sulle 18.500 visite mensili per 38.000 pagine visionate, con picchi che raggiungono anche i 32.000 accessi/mese); tuttavia pensiamo che sia il momento giusto per un rilancio che, attraverso un profondo aggiornamento tecnologico, dia nuovo impulso alla sfida di farsi interpreti del dialogo sul passato presso le giovani generazioni, le quali, con l’avvento dei social network, stano vivendo un’ulteriore, profonda, trasformazione delle modalità di comunicazione.
La redazione