Recensione di Carlo De Maria
Curato da Sante Cruciani, ricercatore presso l’Università della Tuscia e attento studioso della storia della sinistra europea, questo volume si inserisce all’interno di un impegno più complessivo a ricostruire la biografia politica di Bruno Trentin. Un progetto editoriale portato avanti grazie al sostegno della Cgil, della Fondazione Giuseppe Di Vittorio e dell’Associazione Bruno Trentin, a cui si dedica spazio anche nell’ultimo numero della rivista “ERE/Emilia-Romagna-Europa”, edita dall’Istituto di ricerche economiche e sociali della Cgil Emilia-Romagna (2012, n.12).
La parte centrale del lavoro è costituita da una ampia raccolta di scritti di Trentin divisi in quattro sezioni. La prima è dedicata agli interventi tenuti al Parlamento europeo dal 1999 al 2004. Da queste pagine emerge la passione per il progetto europeo e una giusta insistenza sulla dimensione politica e istituzionale dell’Unione. L’Europa federata è uno dei temi e degli ideali che percorrono tutta la vita di Trentin. Nella sua visione, il rafforzamento dell’Unione Europea può avvenire solo se alla Banca centrale si affianca un autentico governo delle politiche economiche. L’Unione, cioè, non può limitarsi a essere un grande mercato, ma deve essere capace di coesione economica e sociale e di una politica estera comune; osservazioni queste che sono di stringente attualità, oggi che diversi paesi, tra i quali l’Italia, sono sotto l’attacco dei mercati e della speculazione finanziaria e a mancare è proprio una compatta risposta politico-istituzionale da parte della comunità europea.
La seconda sezione del volume, di gran lunga la più corposa, è dedicata agli interventi politici tenuti da Trentin in varie sedi negli ultimi dieci anni di attività, dal 1997 al 2006. Si può apprezzare, qui, la sua dimensione di intellettuale critico. La figura di un uomo di sinistra molto indipendente e originale, capace di coniugare la tradizione socialista e quella federalista, fornendo spunti preziosi per pensare i problemi dell’oggi.
La riflessione di Trentin sull’identità della sinistra italiana ed europea ebbe un momento importante tra il 2001 e il 2004, quando venne chiamato a presiedere la Commissione progetto dei Democratici di sinistra (Ds). I documenti elaborati da questa commissione occupano la terza parte del volume e ne emerge la consapevolezza di come la sinistra italiana debba ripartire dai territori, attraverso un rapporto dinamico tra le istituzioni locali, le associazioni, i movimenti, le camere del lavoro e i partiti. La prospettiva di Trentin era quella di un federalismo sociale o socialista, che si distingueva radicalmente dal federalismo fiscale e privatistico che caratterizza il dibattito pubblico più recente. Trentin aveva in mente una politica che dalle istituzioni locali e regionali salisse verso quelle nazionali ed europee. Fondamentale, in questo senso, l’eredità ideale del padre, Silvio Trentin, giurista di formazione liberale e oppositore del fascismo, che durante l’esilio francese si era avvicinato al movimento di “Giustizia e Libertà”. Di fronte al soffocamento delle autonomie attuato dal regime di Mussolini e al carattere oppressivo e centralizzatore dello Stato fascista, Silvio Trentin aveva maturato una radicale scelta federalista, da lui intesa proprio come antidoto al totalitarismo.
La quarta e ultima parte dell’antologia di testi trentiniani è occupata dai documenti prodotti dal cosiddetto “Gruppo Altiero Spinelli”, che nacque all’interno della delegazione socialista al Parlamento europeo, prendendo il nome dal fondatore del movimento federalista europeo. Il tema è ancora una volta quello della riforma istituzionale dell’Unione europea, del ruolo dell’Europa nelle relazioni internazionali e del coordinamento delle politiche economiche e sociali.
Il volume è ulteriormente arricchito da alcuni testi introduttivi, firmati da Iginio Ariemma, coordinatore del gruppo di lavoro su Bruno Trentin presso la Fondazione Di Vittorio, e da Sante Cruciani, curatore dell’intero volume. Vengono inoltre pubblicati gli atti di una importante tavola rotonda dedicata a Trentin che si svolse lo scorso anno a Bruxelles su iniziativa del Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo.
Nonostante le oltre 600 pagine, il libro ha un prezzo molto contenuto (appena 20 euro) a conferma dell’impegno della casa editrice Ediesse nel favorirne la diffusione. Spiace solamente la mancanza di un indice dei nomi, senz’altro consigliabile in una pubblicazione di queste dimensioni.