di Saverio Battente
Abstract
Nel secondo dopoguerra, in Italia, la cultura economica ebbe un ruolo strategico, sebbene non necessariamente visibile, nel determinare la ripresa del processo di costruzione dello stato nazione, in relazione alle sfide della modernizzazione. In ambito economico, infatti, emergeva la necessità di ripensare le scelte del passato adeguandole alle mutate esigenze del paese. A monte delle concrete scelte di politica economica poi intraprese, quindi, stava un delicato dibattito teorico culturale, a sua volta, parzialmente, legato al tema del livello di ricambio della classe dirigente e dei suoi relativi criteri di selezione. Di fronte al montante clima di aspra contrapposizione ideologica, non solo riconducibile agli scenari propri della guerra fredda, ma anche legata a spaccature della passata tradizione italiana, il dibattito sulla cultura economica si strutturò, più che o, almeno oltre che in termini dualistici, in modo apparentemente ambiguo e contraddittorio. La stessa storiografia, quindi, interrogandosi su tali questioni, ha finito per fornirne un quadro variegato dal punto di vista interpretativo, base essenziale per ogni ulteriore tentativo di dettagliare ulteriormente le vicende che condussero al boom economico e connotarono gli anni stessi del miracolo.
Abstract english
In the second postwar period, economic culture had a strategic role in Italy in determinig the rebuilding of the country. The choices of the past have been thought again, looking at the new needs of the nation. Behind the actions of economic politic there was then a delicate theoretical-cultural debate, linked to the management replacement. It was an abiguous and contraddictory debate, due to the Cold war and the split of the Italian tradition. The storiography itself, then, gave diverse backgrounds about this issues. This is the starting point of every following study about the economic boom and the years of ?the Italian miracle?
Biografia
Saverio Battente, dottore di ricerca in Storia Costituzionale ed amministrativa in età contemporanea presso l’Università degli studi di Pavia, attualmente è ricercatore in Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienza storiche giuridiche politiche e sociali della facoltà di Scienze politiche dell’Università degli studi di Siena. Si è occupato principalmente dei processi di nation and state building in Italia, di recente pubblicando il volume Alfredo Rocco: dal nazionalismo al fascismo (1907-1935) , Milano, FrancoAngeli, 2005.