Felice Balbo: il cristianesimo nella sfida della “modernità”

di Giovanni Turbanti

Abstract

Per la Chiesa cattolica la “modernità” ha rappresentato un elemento di confronto polemico costante tra il xix e il xx secolo, in quanto si è accompagnata ai processi di secolarizzazione politica e sociale. È in questo contesto che vuole proporsi questa ricerca su Felice Balbo, personaggio di grande interesse non solo e non tanto per la sua riflessione filosofica, ma soprattutto per il suo ruolo nei molti ambienti culturali cattolici, comunisti e laici. Nato a Torino nel 1913, allievo di A. Monti al liceo D”Azeglio, poi di G. Solari all”Università, in seguito all”esperienza fatta come sottoufficiale degli alpini nella Seconda guerra mondiale si è “convertito” al cristianesimo e insieme ha aderito al comunismo, divenendo un esponente di spicco del Partito della sinistra cristiana. Nel dopoguerra è stato protagonista della casa editrice Einaudi, ha collaborato al “Politecnico” di Vittorini, ha fondato la rivista “Cultura e Realtà”, ha ispirato poi il gruppo e la rivista “Terza generazione”. Lasciata la Einaudi, nella seconda metà degli anni Cinquanta ha cominciato a lavorare all”Iri e a insegnare all”Università di Roma. Il suo ultimo lavoro Essere e progresso, pubblicato dopo la sua morte nel 1964, rappresenta la sintesi a livello filosofico della sua ricerca degli ultimi anni, volta a riflettere su un modello di sviluppo consono ad un umanesimo cristiano nell”Italia del boom economico e della modernizzazione accelerata.

Abstract english

The “modernity” represented a polemic comparison between 19th and 20th century to the Catholic Church, because it had to match with courses of political and social secularization. This research on Felice Balbo is set in this background. He was an interesting figure not only for his philosophy reflection, but mainly for the role he played in many Catholic, communist and lay cultural circles. Born in Turin on 1913th, Balbo was the pupil of Monti and Solari, and after the experience as non-commissioned officer in the Second World War he converted both to Catholicism and communism, becoming one of the Christian Left party’s best-known exponents. In the Postwar he contributed to the publisher Einaudi, to the “Politecnico” of Vittorini, he founded the review “Cultura e realtà” and then inspired the review and the group “Third generation”. In the second half of the 50s, he started his work at Iri and at the University of Rome. His last work, “Essere e progresso”, published after his death in 1964, is the philosophical synthesis of his last years research, aimed to think over a developement model fit to a Christian humanism in the Italy of the economic boom.

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Biografia

Giovanni Turbanti è dottore di ricerca in Storia religiosa. Ha studiato Storia della chiesa a Firenze, Urbino e Bologna e ha frequentato corsi di specializzazione a Bochum. Si è occupato in particolare del concilio Vaticano II e ha collaborato al progetto di ricerca sulla Storia del concilio Vaticano II diretta da Giuseppe Alberigo. Ha pubblicato il volume Un concilio per il mondo moderno (Bologna, Il Mulino 2000), che ripercorre la redazione della costituzione conciliare «Gaudium et spes» sulla chiesa nel mondo moderno. È insegnante di ruolo presso l”IPSIA di Cento (FE). Attualmente sta svolgendo un dottorato di ricerca presso l”Università Roma Torvergata, con un progetto su Felice Balbo.

Biography

Giovanni Turbanti is reseacher in Religious History. He studied Curch History in Florence, Urbino and Bologna and specialized in Bochum. He dealt with the Vatican Council II and contributed to the research in the History of the Vatican Council II directed by Giuseppe Alberigo. He published the volume Un concilio per il mondo moderno (Bologna, Il Mulino 2000). He is a teacher at the Ipsia of Cento (Ferrara). He is now into a project about Felice Balbo, and he is attending the doctorate at the University Tor Vergata in Rome.