Questo articolo si propone di esaminare in dettaglio uno dei periodici illustrati di varietà prodotti dalla casa editrice Sonzogno: «L’Emporio Pittoresco». La scelta di esaminare questo specifico periodico, e in particolare la storia della sua casa editrice, è motivata dalla mancanza di studi approfonditi sulle testate degli stessi Sonzogno al di fuori della più nota, «Il Secolo». Lo studio di questo periodico mira a conferire il giusto riconoscimento a una delle case editrici che, soprattutto nel periodo successivo all’unità d’Italia, ha rivestito un ruolo cruciale nella trasformazione e nell’evoluzione della stampa italiana. L’analisi che segue si concentra principalmente su due tematiche. La prima riguarda l’arte e la sua rappresentazione all’interno della rivista nel periodo che va dal 1864 al 1889. La seconda invece si concentra sull’analisi dell’influenza della rivista nell’ambito post-unitario, con particolare attenzione al suo contributo nella formazione di un senso di identità nazionale tra i suoi lettori.
This article aims to provide a detailed examination of one of the illustrated variety periodicals produced by the Sonzogno publishing house: «L’Emporio Pittoresco». The decision to focus on this specific periodical, and particularly on the history of its publisher, is driven by the lack of comprehensive studies on Sonzogno’s periodicals aside from the more prominent «Il Secolo». This analysis seeks to acknowledge the significant role played by Sonzogno, especially in the period following Italy’s unification, in the transformation and development of Italian print media. For the study of «L’Emporio Pittoresco», direct consultation of the primary source was essential, facilitated by the digitization of the periodical by the Lombardy region. The following analysis centers on two main themes: the first addresses the representation of art within the magazine from 1864 to 1889; the second examines the magazine’s influence in the post-unification era, with particular focus on its role in cultivating a sense of national identity among its readers.