Il breve commento intende riflettere sulla visione dello Stato di Donald Trump, espressa nel periodo compreso fra le elezioni del 5 novembre 2024 e l’insediamento del 20 gennaio 2025. Il tema viene affrontato guardando a due dimensioni dell’azione politica strettamente correlate: quella simbolico-rappresentativa, legata alla costruzione dell’immagine del leader carismatico, e quella istituzionale, che riguarda da un lato il ruolo della burocrazia e le riforme amministrative e, dall’altro, le competenze del governo federale. L’analisi di questi due ambiti porta a ipotizzare che, nell’ottica di Trump, la riforma del sistema amministrativo federale sia legata a due principali obiettivi: da un lato il riconoscimento della predominanza presidenziale sugli apparati dello Stato deputati alla mediazione e regolazione di interessi organizzati; dall’altro, la volontà di ridefinire lo spazio di competenza del governo federale e i suoi rapporti con gli stati membri.
The brief commentary aims to reflect on Donald Trump’s vision of the state, as expressed between the elections of November 5, 2024, and the inauguration on January 20, 2025. The theme is addressed by looking at two closely related dimensions of political action: the symbolic-representative one, tied to the construction of the charismatic leader’s image, and the institutional one, which concerns, on the one hand, the role of bureaucracy and administrative reforms and, on the other, the competences of the federal government. The analysis of these two areas leads to the hypothesis that, from Trump’s perspective, the reform of the federal administrative system is linked to two main objectives: on the one hand, the recognition of presidential predominance over state apparatuses responsible for mediating and regulating organized interests; and on the other, the desire to redefine the scope of the federal government’s competences and its relations with the member states.