Chiara Donati
Abstract
La presente ricerca ha voluto porre la giusta attenzione su uno degli strumenti di repressione di cui si avvalse il regime fascista ovvero il confino fascista di polizia (1926-1943). Alla storia politica si intreccia la storia delle professioni adottando un punto di vista specifico: quello dei medici degli avvocati e degli ingegneri che nel ventennio vennero inviati al confino. La ricostruzione delle loro identità private e professionali e quindi della loro scelta, della loro presa di posizione, ci ricorda come la storia venga costruita quotidianamente da una moltitudine di soggetti minori. La micro-storia entra nella Grande storia.
Abstract english
This essay focuses on one of the repression tool most frequently used by the Italian Fascist regime: the forced confining abroad of its opponents during the 1926-1943 period. Political and Professional histories interweaves themselves, deciding to adopt a specific point of view: that of doctors, lawyers and engineers that were confined abroad during the Fascist era. Their private and professional identities reconstruction, their choices, their standing up against the regime, remind us how History is daily built by a multitude of persons: Micro-history so enters Great History.
Biografia
Laureanda in “Scienze storiche”, corso di Laurea Magistrale dell’Università di Bologna. Laureata in Storia presso la medesima università nell’anno 2008/2009 con una tesi in storia contemporanea dal titolo Storie di donne tra esperienze di guerra e aspettative di partecipazione politica nel territorio di Bologna.
Biography
Chiara Donati is getting her PhD in Historical Sciences at the University of Bologna; she graduated in History at the same University in 2009, with a thesis on Contemporary History.